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sabato 12 febbraio 2011

Un tocco di cosmopolita eleganza nel centro storico capitolino

A pochi passi dal Pantheon e dal Parlamento si trova Salotto 42, un'oasi felice, un piccolo loft ricercato e discreto, ma non pretenzioso dove trascorrere piacevoli momenti: dal pranzo, con un sottofondo di jazz, leggero e dai sapori freschi fino all'ora del thé. Con l' aperitivo la musica cambia e diventa più conturbante ed è l'ora di sostanziosi stuzzichini e cocktails dai sapori esotici. Anche la cena e il dopocena sono ormai un must al Salotto 42; però, soprattutto nel weekend, è meglio prenotare con un pò di anticipo.
Salotto 42 nasce da una originale idea della modella Malin Persson e del suo compagno Damiano Mazzarella che, dalle esperienze tratte da Parigi e New York, hanno deciso di portare un pò di internazionalità in una città a volte davvero poco cosmopolita come Roma!
L'eccezionalità di questa piccola penthouse, ricca di contaminazioni di stili e influenze che variano dall'antico al moderno, è il suo carattere di conept store. In primis è una libreria davvero insolita per una città come Roma: seduti su poltrone o divani anni '50 ci si può infatti rilassare sfogliando numerose riviste di moda, design e libri di fotografia, accuratamente selezionati e affatto scontati. Ma nel Salotto 42 si vendono anche CD, gioielli, orologi e gemelli che coniugano così una divulgazione insieme artistica e culturale. Frequenti i dibattiti e le presentazioni di libri che si susseguono a piccoli film festival e proiezioni di cortometraggi d'autore.


G.F.








Roma
Piazza Di Pietra 42 (00186)
+39 066785804
ORARIO: dal martedì alla domenica (weekend anche brunch)
bookbar@salotto42.it
www.salotto42.it

domenica 6 febbraio 2011

Crochet de Luneville: la melodia del telaio a chiusura di AltaRomAltaModa

“Crochet de Luneville”,studio in fugato per 8 ricamatrici e telaio amplificato, è la performance- installazione a chiusura della settimana di sfilate ed eventi di AltaRomAltaModa, ospitata in notturna al Palazzo delle Scienze-Museo Pigorini il 1 febbraio . L'inconsueto progetto è stato ideato dallo stilista Sylvio Giardina in collaborazione con lo Stato di Famiglia (pseudonimo artistico di Sylvio Giardina e Raffaele Granato), e curato da Emanuela Nobile Mino. La performance ha come fulcro l'azione e il ritmo del telaio: otto ricamatrici professioniste disposte intorno a un grande telaio interpretano il ruolo di attrici che lavorano nell'ombra delle prestigiose maison di moda,dei piccoli atelier o della realtà domestica. Le protagoniste sono intente ad eseguire un grande decoro, utilizzando la tecnica a crochet de Luneville,inventata nel 1865 per velocizzare la realizzazione del ricamo all'uncinetto. Nella performance l'arte del ricamo viene esaltata come tecnica di ornamento legata all'alta moda e allo stesso tempo come forma di manufatto ,la cui importanza è sottolineata dalla proiezione della gestualità sulle due superfici riflettenti poste alle estremità del telaio, che mostrano l'esecuzione all'infinito. L'ingresso in scena delle ricamatrici ,la cadenza dei loro gesti,la percezione dell'uncinetto che attraversa il tessuto ad ogni passaggio, producono una struttura sonora,una vera e propria composizione (fugato) attraverso un complesso sistema di amplificazione che propaga la melodia dell'operare in tempo reale (sound designer:Simone Pappalardo).